La cannabis terapeutica può essere un'opzione efficace e sicura per il trattamento di stress, ansia e depressione. Con la giusta varietà di cannabis e il corretto dosaggio, possiamo aiutare i pazienti a ridurre i sintomi senza gli effetti collaterali indesiderati di molti farmaci tradizionali.

L'ansia è una risposta emotiva caratterizzata da preoccupazione e apprensione e spesso accompagnata da sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione e tremore. L'ansia può essere considerata una risposta normale allo stress, ma se diventa cronica o eccessiva può interferire con la vita quotidiana e la capacità di svolgere qualsiasi attività, anche la più semplice. Può essere causata da una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali, come disfunzioni del sistema nervoso centrale, storia familiare di ansia, eventi traumatici o difficoltà nell'ambiente lavorativo o sociale.

Lo stress si riferisce alla risposta fisiologica del corpo a una situazione percepita come minacciosa o sfidante. Questa risposta può essere attivata da una varietà di fattori, come il lavoro, le relazioni personali, le malattie o gli eventi traumatici. Il corpo risponde allo stress rilasciando ormoni come il cortisolo e l'adrenalina, che possono aumentare la pressione sanguigna e il battito cardiaco, aumentare la respirazione e la sudorazione e preparare in maniera primordiale il corpo “alla lotta o la fuga”. Lo stress può essere acuto, come quando ci si trova in una situazione di emergenza, o cronico, come quando si vive con una situazione stressante per un lungo periodo di tempo. Lo stress cronico è dannoso per la salute, poiché può portare a una serie di problemi di salute fisica e mentale, come problemi cardiovascolari, depressione e ansia cronica.

Possibilità di trattamento

Lo stress e l'ansia spesso sono strettamente correlati e possono influenzarsi a vicenda. Lo stress cronico può portare all'ansia, poiché il corpo è costantemente in uno stato di allerta e le reazioni fisiologiche possono diventare sempre più intense e difficili da gestire. L'ansia, a sua volta, può causare uno stato di stress costante poiché la mente e il corpo sono continuamente in uno stato di allerta e preoccupazione. Inoltre, la ricerca ha dimostrato che l'ansia e lo stress cronico possono influire negativamente sulle funzioni cognitive, come la memoria e l'attenzione, e possono portare a disturbi del sonno, depressione e altri problemi di salute mentale. Pertanto, è importante gestire sia lo stress che l'ansia in modo efficace per prevenire effetti negativi sulla salute mentale e fisica. Ci sono diversi metodi per gestire lo stress e l'ansia, tra cui tecniche di rilassamento, terapia comportamentale cognitiva, supporto sociale e farmaci, a seconda della gravità dei sintomi e delle cause sottostanti. Tra le opportunità, vi è anche quello di utilizzare la cannabis medica.

La cannabis contiene diversi cannabinoidi, tra cui il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD), che sono i composti più studiati per i loro effetti sull'ansia. In linea generale, il THC ha un effetto psicoattivo e può aumentare l'ansia in alcune persone, mentre il CBD ha un effetto calmante e ansiolitico. Diversi studi suggeriscono che il CBD sia in grado di ridurre i sintomi in persone affette da disturbo d'ansia generalizzato, il disturbo ossessivo-compulsivo e il disturbo da stress post-traumatico.

L’esperienza clinica ci ha insegnato che grazie alla possibilità di scegliere diverse tipologie di cannabinoidi e di dosaggi, nonché di sfruttare le variazioni terpeniche delle piante, abbiamo a disposizione un'ampia gamma di opzioni per modulare gli effetti che vogliamo ottenere. In particolare, per quanto riguarda l'ansia, la cannabis può avere un effetto ansiolitico simile a quello dei farmaci comunemente utilizzati, ma senza gli effetti collaterali spesso pesanti di quest'ultimi. Inoltre, spesso la cannabis può lavorare su entrambe le forme di disturbo, fornendo un beneficio globale. Un'altra cosa interessante è che risulta possibile utilizzare la cannabis sia negli stati di ansia acuti, ad esempio per gestire l'ansia da prestazione, sia in modo più prolungato per forme di disturbo che perdurano nel tempo.